
Attenzione al seprpente biacco, come riconoscerlo - libertiamo.it
La sua presenza è comune in Italia, dove si può avvistare in una vasta gamma di ambienti, dalle campagne ai giardini urbani.
Il biacco (Hierophis viridiflavus) è un serpente che suscita spesso timore e curiosità tra le persone che lo incontrano. È fondamentale sapere che si tratta di una specie non velenosa e generalmente innocua per gli esseri umani.
In Italia, tutti i serpenti, incluso il biacco, sono protetti dalla legge. Non possono essere catturati né maltrattati. Comprendere e rispettare la biodiversità locale è essenziale per una convivenza armoniosa con la fauna selvatica.
Habitat e distribuzione del biacco
Il biacco è uno dei serpenti più diffusi nel nostro Paese, presente in quasi tutte le regioni, dalla pianura padana alle isole maggiori e minori. La sua adattabilità gli consente di prosperare in habitat diversi, che vanno da aree rurali con vegetazione bassa a ambienti urbanizzati. Preferisce luoghi caldi e soleggiati, ricchi di rifugi naturali come muretti a secco, rocce o edifici abbandonati. Questo serpente si può osservare facilmente anche in giardini privati, parchi e lungo i bordi delle strade di campagna, dove spesso si distende al sole.
In particolare, nel Nord Italia, il biacco si presenta con una caratteristica colorazione verde-giallastra e strisce nere irregolari. Al contrario, nelle regioni meridionali, è più comune trovare esemplari di colore nero, noti come sottospecie carbonaria (Hierophis viridiflavus carbonarius). Queste varianti cromatiche non solo rendono il biacco un animale affascinante dal punto di vista estetico, ma evidenziano anche la sua versatilità ecologica.
Alimentazione e comportamento
Il biacco è un predatore opportunista e versatile, con una dieta che varia a seconda della disponibilità di prede. Si nutre principalmente di piccoli mammiferi, come topi e arvicole, ma consuma anche lucertole, uccelli, uova e insetti. La sua capacità di adattarsi alle diverse fonti di cibo è uno dei motivi per cui è così diffuso. In ambiente urbano, il biacco tende a cacciare ratti e topolini, mentre nelle zone rurali può catturare una varietà più ampia di prede.

A differenza di serpenti velenosi come le vipere, il biacco non utilizza il veleno per immobilizzare le sue prede; piuttosto, fa affidamento sulla sua velocità e sulla forza muscolare per catturarle. Inoltre, una volta catturata, inghiotte la preda intera. I giovani biacchi si nutrono soprattutto di insetti e lucertole, mentre man mano che crescono si orientano verso prede più grandi.
Come comportarsi in caso di incontro
Incontrare un biacco può suscitare timore, ma è fondamentale ricordare che la maggior parte dei serpenti in Italia è innocua. Se ci si imbatte in un biacco, il consiglio principale è quello di mantenere la calma. Osservare il serpente da una distanza sicura è l’approccio migliore. È importante non disturbarlo o cercare di afferrarlo, poiché, se provocato, potrebbe mordere. Tuttavia, il morso di un biacco non è pericoloso per gli esseri umani, e il serpente tende a fuggire piuttosto che attaccare.
Se un biacco entra accidentalmente in casa, è consigliabile contattare i Vigili del Fuoco o un Centro di Recupero per Animali Selvatici (CRAS), che sono equipaggiati e addestrati per gestire situazioni simili in sicurezza. È fondamentale non tentare di catturarlo o allontanarlo in modo brusco, poiché ciò potrebbe causare stress all’animale e mettere in pericolo la propria sicurezza.
Il primo passo per superare le paure legate ai serpenti è l’educazione: conoscere meglio queste creature aiuta a ridurre l’ansia e a promuovere un atteggiamento di rispetto nei loro confronti. Conoscere il biacco e il suo ruolo nell’ecosistema è essenziale per apprezzare la ricchezza della fauna italiana e imparare a convivere in modo sereno con la natura circostante.